Riprendo il cammino. Il giorno si è fatto alto oltre la foschia della mattina.
Lento è lo scorrere delle parole nei pensieri che sono vita e restano nella vita.
Ho canti sciamani che mi accompagnano e mi lasciano orizzonti di cuore per i troppi ricordi che si intrecciano ai miei passi.
Ritorna la donna incontrata sul limitare delle onde e non smette con i suoi cerchi sulla sabbia.
Ha sul capo un foulard di seta bianca e indossa un kitone che ha le sfumature della luna strisciata di mare.
È nel sogno. Sembra volermi parlare e mi osserva intensamente.
I suoi occhi hanno la magia delle dee e delle streghe e la sua voce è un canto.
Ascolto.
Mi recita:
"...ho negli occhi i tuoi occhi
e tra le parole la tua voce
aspettami nella sera o nelle aurore
ti raggiungerò
quando le onde toccheranno le ore
e la tua dolcezza
sarà la mia bellezza...
aspettami
e il mio sorriso
avrà il tuo sorriso...".
Non mi pongo domande.
Sul quadrante delle sue parole resto sul filare delle attese e vivo con il vento nelle ore.
Le ore.
Il vento.
Siamo immensi tra gli amori perduti e i perduti amori.
Mia madre mi diceva spesso che se dovessi trovare una donna zingara sulla mia strada di non chiederle mai di far leggere la mano, perché la zingara non è una indovina ma porta dentro il suo sguardo la profezia, e tu non devi conoscere, mi diceva, perché la conoscenza ti renderà infelice e ti lacererà tutto il tempo che avrai davanti.
Lento è lo scorrere delle parole nei pensieri che sono vita e restano nella vita.
Ho canti sciamani che mi accompagnano e mi lasciano orizzonti di cuore per i troppi ricordi che si intrecciano ai miei passi.
Ritorna la donna incontrata sul limitare delle onde e non smette con i suoi cerchi sulla sabbia.
Ha sul capo un foulard di seta bianca e indossa un kitone che ha le sfumature della luna strisciata di mare.
È nel sogno. Sembra volermi parlare e mi osserva intensamente.
I suoi occhi hanno la magia delle dee e delle streghe e la sua voce è un canto.
Ascolto.
Mi recita:
"...ho negli occhi i tuoi occhi
e tra le parole la tua voce
aspettami nella sera o nelle aurore
ti raggiungerò
quando le onde toccheranno le ore
e la tua dolcezza
sarà la mia bellezza...
aspettami
e il mio sorriso
avrà il tuo sorriso...".
Non mi pongo domande.
Sul quadrante delle sue parole resto sul filare delle attese e vivo con il vento nelle ore.
Le ore.
Il vento.
Siamo immensi tra gli amori perduti e i perduti amori.
Mia madre mi diceva spesso che se dovessi trovare una donna zingara sulla mia strada di non chiederle mai di far leggere la mano, perché la zingara non è una indovina ma porta dentro il suo sguardo la profezia, e tu non devi conoscere, mi diceva, perché la conoscenza ti renderà infelice e ti lacererà tutto il tempo che avrai davanti.
Mia madre, ricordo:
"Troppe volte ti sei affidato. Ma devi capire che la vita è anche tradimento.
Ti tradirà proprio colui al quale ahi dato la tua consolazione e i tuoi segreti.
Non temere. Sarà soltanto un'esperienza in più...".
Spesso ripenso a mia madre. A queste parole.
Nella mia vita ho incontrato tante zingare ma non ho mai chiesto loro di leggere la mano. Anche se hanno sempre cercato di giocarmi l'anima.
A volte se la sono giocata.
A volte ho lasciato che l'ironia giocasse con il loro cuore.
Sono stato sempre un fingitore ma non ho mai rischiato una bugia.
Le bugie si pagano.
Nel tempo.
E le partite vinte o perse hanno sempre il dubbio di una Verità spezzata.
Ritornerò tra le strade di Proust e tutto mi sembrerà più dolce.
I biscotti nel caffè, il pranzo della domenica, i martedì di mercato, la palma del giardino, via Carmelitani e tutto di me si impossesserà.
Impossessarsi...
Ma il tempo passa...
Ascolto la danza sciamana...
Ho incontrato tante zingare nella mia vita e nei miei viaggi...
Alcune hanno lasciato magie altre hanno soffiato il vento di Tindaro
Una voce pacata, giungere da lontano, mi sussurra:
"Non restare sul filo delle parole con il suono della notte cucito tra una stella sul mare e una luce di marinai ferma sulla scogliera dell'assenza.
Non sgretolare i ricordi per una nostalgia in più tra le maree che solcano gli incavi del cuore.
Ama sempre il possibile amore e non lacerarti l'anima se vivi solo il possibile tra le dita del dubbio perché il dubbio ha intelligenza.
Ama ancora di più l'impossibile amore se questo amore è l'unica verità che spezza l'inutile parola per navigare una finzione, che condurrà nell'isola della Verità.
Sembrerà duro ma la Verità ti allontanerà dalla debolezza e ti renderà guerriero tra le dune del dolore".
Tutto è dentro di me. Ma questo tutto lo vivo non come un ricordo e neppure come assenza...
Una religiosa pazienza è nel segno del viaggio.
Ho sempre i miei canti sciamani che mi fanno compagnia e il silenzio è un penetrare le stanze del tempo.
"... danza sotto la luna
danza con il tuo foulard bianco
e aspetta...
aspettare è avere coraggio... ".
Ascolto la danza sciamana...
"Troppe volte ti sei affidato. Ma devi capire che la vita è anche tradimento.
Ti tradirà proprio colui al quale ahi dato la tua consolazione e i tuoi segreti.
Non temere. Sarà soltanto un'esperienza in più...".
Spesso ripenso a mia madre. A queste parole.
Nella mia vita ho incontrato tante zingare ma non ho mai chiesto loro di leggere la mano. Anche se hanno sempre cercato di giocarmi l'anima.
A volte se la sono giocata.
A volte ho lasciato che l'ironia giocasse con il loro cuore.
Sono stato sempre un fingitore ma non ho mai rischiato una bugia.
Le bugie si pagano.
Nel tempo.
E le partite vinte o perse hanno sempre il dubbio di una Verità spezzata.
Ritornerò tra le strade di Proust e tutto mi sembrerà più dolce.
I biscotti nel caffè, il pranzo della domenica, i martedì di mercato, la palma del giardino, via Carmelitani e tutto di me si impossesserà.
Impossessarsi...
Ma il tempo passa...
Ascolto la danza sciamana...
Ho incontrato tante zingare nella mia vita e nei miei viaggi...
Alcune hanno lasciato magie altre hanno soffiato il vento di Tindaro
Una voce pacata, giungere da lontano, mi sussurra:
"Non restare sul filo delle parole con il suono della notte cucito tra una stella sul mare e una luce di marinai ferma sulla scogliera dell'assenza.
Non sgretolare i ricordi per una nostalgia in più tra le maree che solcano gli incavi del cuore.
Ama sempre il possibile amore e non lacerarti l'anima se vivi solo il possibile tra le dita del dubbio perché il dubbio ha intelligenza.
Ama ancora di più l'impossibile amore se questo amore è l'unica verità che spezza l'inutile parola per navigare una finzione, che condurrà nell'isola della Verità.
Sembrerà duro ma la Verità ti allontanerà dalla debolezza e ti renderà guerriero tra le dune del dolore".
Tutto è dentro di me. Ma questo tutto lo vivo non come un ricordo e neppure come assenza...
Una religiosa pazienza è nel segno del viaggio.
Ho sempre i miei canti sciamani che mi fanno compagnia e il silenzio è un penetrare le stanze del tempo.
"... danza sotto la luna
danza con il tuo foulard bianco
e aspetta...
aspettare è avere coraggio... ".
Ascolto la danza sciamana...