Il canto del viandante che diventò pellegrino
per un tempo nuovo come annuncio di speranza infinita in Cristo.
per un tempo nuovo come annuncio di speranza infinita in Cristo.
di Pierfranco Bruni
Canto per un anno nuovo
Se per i solchi del deserto Ho camminato Anche vivendo controvento È perché ho cercato di parlare Con il linguaggio della carità Che solo tu Uomo della Croce Hai tracciato Per redimerci Dalle colpe subìte E dalle ferite inflitte Pur nella nostra inconsapevolezza. Nel nostro dolerci Ho cercato Di toglierti le spine Dalla corona Piantata sul tuo capo Ma per testimoniare il tuo Regno Noi uomini Stretti dalle impazienze Nulla abbiamo ascoltato E se il dubbio Ferisce l’esempio Non abbiamo capito Fino in fondo La pietà che ti colse per noi E che noi abbiamo nascosto. Io che viandante sono stato Ho posato il mio capo Sulla pietra del tuo giaciglio E quella pietra ha le pieghe e le rughe Del tuo sangue Che non hai smesso di versare Per rendere il nostro cammino Oltre le porte Dei destini. Io pellegrino Tra le terre e navigando i mari |
Di te ho raccolto
La grazia e la sapienza Ma soprattutto lo sguardo Che ha il mistero della vita e della verità E se un sorriso ho dimenticato Per le distanze perse Un sorriso ho ritrovato Per i viaggi del cuore. Io camminante da viandante Ho attraversato i venti Ma pellegrino Lungo i rossi crepuscoli di Damasco Ho raccolto Le dune e le rose Pur vivendo le ombre E anche le ombre Possono essere vinte Se la luce È illuminante spazio Nel tempo della misericordia. E fu per questo Che sono diventato Folle di Dio Ai tuoi piedi E mai per consolazione E sempre pregante Ho raccolto un germoglio Per restituirlo Pianta di Gerusalemme. È pur vero che viandante sono partito E ritornare non posso Perché da pellegrino Ho il mistero come missione Negli orizzonti Che i miei occhi custodiscono Per tutto il tempo che non c’è più E per tutto il tempo che verrà Oltre il cerchio del quotidiano esilio. Mi troverai ancora ai tuoi piedi Come pellegrino orante intrecciato tra i gesti della carità E l’amore infinito Tra le tue braccia Nell’accoglienza Del nostro non perderci mai. Mi troverai sempre Dove la tua parola È già nostalgia d’infinito amore Perché il tuo amore infinito Ha la voce della salvezza. |