Di più o di meno o forse
di Pierfranco Bruni
di Pierfranco Bruni
Sibari
è il mare custodito nei miei occhi. * Se i nostri tramonti ci ascoltassero saremmo pellegrini tra Cristo e Budda. * I tramonti cadono a fili sul rigo degli orizzonti e ci raccontano i mari e i deserti tra i labirinti delle notti che viviamo come attesa del giorno. * Gli azzurri e i verdi sono eredità che viaggiano tra le onde di Ulisse. Qui il mare ha il vento delle sirene e gli echi sono voci che raccontano. * Abitalo fino a quando il viaggio non smetterà di viaggiarti questo mare. * Si incontrano sempre Cristo e Budda. Ascolta il suono degli Orienti. Io sarò di meno o forse non sarò. * San Lorenzo mio paese del vento taglia la palma e sibila dai vetri che specchiano silenzi. |
Le pietre delle nostre terre
danzano come tramonto nel canto del mare che ha voci di antiche civiltà e si osservano in un abbraccio di epoche. Le pietre delle nostre terre hanno la storia dei viandanti e sono lì da esistenze. * A volte guardo gli spazi del mio tempo e hanno colori d'infanzia lungo il mare delle dune e so che solo i tramonti hanno il velo dei miei viaggi. * Ti parlerò ancora dei miei tramonti abbandonati lungo la risacca del mio mare e ascolterai gli echi di voci che hanno distanze di terre e vivono nelle mie parole. I tramonti hanno il silenzio che tu madre mi hai regalato. * Hai misurato con i tuoi occhi di guerriero le luci che dai tramonti toccano la piazza. Padre mio hai custodito il mio viaggio tra un'alba stanca e un rosso di mare. * |
Se ascoltassimo i nostri tramonti
non vivremmo da naufraghi Padre nostro che sei nei Cieli a Te confido madre Maria piena di Grazia il Signore è con Te. * Il deserto il mare… Namaste! Il Dio del Sole ha silenzi vissuti e parole taciute. Ascolta il suono degli Orienti! Io sarò di più o forse non sarò. * Sibari è l’isola che afferra il porto dell’anima. * Io sarò di più o sarò di meno o forse non sarò e i paesi navigati resteranno mari attraccati al porto della luna. |