Nel mio cuore non ci sono partenze e neppure arrivi... vorrei poter restare in ascolto delle voci che hanno segnato la mia camminata nella vita e poi basta...
di Pierfranco Bruni
Se ho parole di esilio
viaggiando le ombre del deserto è perché le epoche taciute sono fili di notte che tagliano l'Esaro della mia infanzia. Ho navigato il fiume come sciamano in preghiera di vento nella terra delle magare e con il sole che qui non conosce stagioni ho specchiato castelli andalusi per un bolero di piazza. Sono un errante che ha rubato a Mosè le Tavole e le parole non bastano per una penitenza di Croce dopo i tremori nel Getsemani e la fuga degli infedeli smarriti tra gli ulivi di morte. Pietro Pietro il tuo rinnegare è impareggiabile sulla pietra del pianto e la tua barba da marinaio ha la mistura degli inaffidabili ma a Giuda non puoi chiedere la rivincita perché il suo coraggio è la tua viltà. Se ho parole di esilio in questo tempo tradito è perché gli echi di Cristo hanno il mistero raccolto negli occhi della donna di Magdala che ha conosciuto i mercanti l'amore e l'infinito. |
Andrò distante
ma tra i rami di palme ho nascosto la mia zattera per imbrogliare la profezia con la finzione. Giuda Giuda ritorna dal campo di sangue per testimoniare il tuo amore e lacerare il fuoco del Sinedrio che ha le attese di Tommaso. Coltivo le mie solitudini tra gli spazi delle sconfitte e vivo nella pazienza dei venti di Damasco per custodire il giardino delle antiche memorie. Vivo da errante senza porti e isole e so che ogni storia è giudizio e miseria nel silenzio dei giusti e negli altari delle assenze. Non chiedetemi viaggi e verità io so che in ogni finzione la maschera di Dio ha la Luce degli indefinibili segreti. |