Trovami nell'ombra dopo il buio in una piega di sale di mare in un canto indiano in un passo che sembra il mio passo
e nel filo degli orizzonti che seguimmo nei giorni delle malinconie.
Trovami in una parola che ti sembra che sia stata la mia in un paesaggio di voli di aquile in una isola che occupa ormai il pensiero e nelle vacanze che mi hanno cambiato.
Non seguirmi se vuoi io sono soltanto solitudine mai apparenza sempre nostalgia costantemente pazienza.
Seguimi se vuoi io vado verso la morte la fine di me e di tutto e nell'ascolto dell'Ecclesiaste ti regalo il mio mio viaggio
che è dentro e accanto ma sempre un viaggio è con tutti gli imprevisti e gli impossibili.
Seguimi se vuoi intrecciati alle mie assenze e trovami se vuoi che ti racconti la mia presenza.
Voltati per osservare i miei ricordi. Ho tanti ricordi da non poterne più.
Ma ora amandoti mi incammino.
Vorrei poter sparire senza lasciare sofferenze nel sorriso mio che ho donato per un caffè ancora da gustare.
Fumo una sigaretta come se fosse l'ultimo desiderio di Silvio Pellico...
Sono folle... lo sono sempre stato...
Vorrei essere ricordato ogni tanto con una pagina di un libro che non ho mai scritto...
e avrei voluto scrivere tra il tempo della luna e la luna d'Oriente.
Ti saluto dalle mie lacerazioni e come sempre ci incontreremo senza appuntamento...
Ci incontreremo in una piazza di Istanbul per amarci con i baci della passione e dell'amore.
Vado a morire tra gli scogli e il vento con le rose che ho smesso di coltivare per la troppa stanchezza di vivere
che ha la pausa dei miei abbandoni.
Ho tentato più volte di farmi crescere la barba perché vorrei che il mio viaggio ultimo mi cogliesse con la barba bianca
come gli erranti del deserto.
Ora vado perché andare lo sai cosa è?
e nel filo degli orizzonti che seguimmo nei giorni delle malinconie.
Trovami in una parola che ti sembra che sia stata la mia in un paesaggio di voli di aquile in una isola che occupa ormai il pensiero e nelle vacanze che mi hanno cambiato.
Non seguirmi se vuoi io sono soltanto solitudine mai apparenza sempre nostalgia costantemente pazienza.
Seguimi se vuoi io vado verso la morte la fine di me e di tutto e nell'ascolto dell'Ecclesiaste ti regalo il mio mio viaggio
che è dentro e accanto ma sempre un viaggio è con tutti gli imprevisti e gli impossibili.
Seguimi se vuoi intrecciati alle mie assenze e trovami se vuoi che ti racconti la mia presenza.
Voltati per osservare i miei ricordi. Ho tanti ricordi da non poterne più.
Ma ora amandoti mi incammino.
Vorrei poter sparire senza lasciare sofferenze nel sorriso mio che ho donato per un caffè ancora da gustare.
Fumo una sigaretta come se fosse l'ultimo desiderio di Silvio Pellico...
Sono folle... lo sono sempre stato...
Vorrei essere ricordato ogni tanto con una pagina di un libro che non ho mai scritto...
e avrei voluto scrivere tra il tempo della luna e la luna d'Oriente.
Ti saluto dalle mie lacerazioni e come sempre ci incontreremo senza appuntamento...
Ci incontreremo in una piazza di Istanbul per amarci con i baci della passione e dell'amore.
Vado a morire tra gli scogli e il vento con le rose che ho smesso di coltivare per la troppa stanchezza di vivere
che ha la pausa dei miei abbandoni.
Ho tentato più volte di farmi crescere la barba perché vorrei che il mio viaggio ultimo mi cogliesse con la barba bianca
come gli erranti del deserto.
Ora vado perché andare lo sai cosa è?