. Hai paura del vuoto?
. Si!
. Hai paura del vuoto proprio tu?
. Sì. Di quello che lasciano le persone.
. Non dovresti avere paura di questo vuoto...
. Perché non dovrei?
. Le persone che vanno oltre e toccano lo spazio di Cristo non lasciano il vuoto...
. Le persone che vanno via non ci sono più proprio perché non sono dove tu vivi nel momento in cui vivi. Non mi ingannare ora che sono tra i vivi e i visibili. Non mi illudere ora che so cosa è il silenzio e cosa sono le voci.
Il problema sta qui. Tra l'invisibile e il visibile. Io ora ti vedo e so che ci sei... Ciò che ora mi appartiene è il visibile...
Il Maestro ascoltò questo dialogare e non disse parole.
Si incamminò.
Giunto ad una strada con tre percorsi si fermò.
Cercò di pregare e nel gesto consueto intrecciò le mani.
Aspettò la notte.
Chiuse gli occhi e riprese il viaggio. Portava intorno ai polsi delle conchiglie.
Non decise quale delle tre strade solcare.
Non lo seppe mai. Non lo chiese ad alcuno.
Giunse in un paese dove il sole batteva sulla roccia e una voce recitava: C'è sempre un tempo... un tempo per vivere...
Osservò il cielo.
Si stese tra la terra le pietre e si addormentò.
La pioggia intanto sfiorò appena il deserto che legava gli orizzonti ai mari.